Domande frequenti impianti GPL e Metano [FAQ]

1. Cos'è il GPL?

La sigla GPL significa Gas di Petrolio Liquefatto, è un sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio.
A temperatura e a pressione ambiente è allo stato gassoso, passa allo stato liquido quando viene assoggettato a pressioni più elevate della pressione atmosferica e/o basse temperature.

Il GPL impiegato in autotrazione è una miscela di gas propano e butano le cui caratteristiche chimiche e fisiche conferiscono alle auto buone prestazioni in termini di potenza, elasticità e funzionamento del motore.

I prodotti della sua combustione sono ossidi di carbonio e di azoto ed idrocarburi incombusti in quantità inferiore di benzina e gasolio, mentre non si hanno idrocarburi aromatici, anidride solforosa e particolato.

Il contenuto energetico del GPL è di 10.000 kcal/kg, mentre quello della benzina è di 10.300 kcal/kg.

 

2. Cos'è il Gas Metano?

Il Metano o Gas Naturale (CH4), è il carburante ecologico per eccellenza, fra i più abbondanti in natura. Infatti non si ottiene attraverso processi di raffinazione, ma è pronto all'uso come carburante ecologico fin dall'origine.

Nel Gas Naturale non sono presenti impurità, zolfo, composti di piombo ed idrocarburi aromatici per cui si ottengono bassissimi livelli di emissioni inquinanti allo scarico, con assenza di odori, di particolato e di residui di combustione.

La composizione chimica del Gas Naturale determina una produzione di CO2 molto inferiore rispetto agli altri combustibili; inoltre riduce la formazione di ozono nell'atmosfera.

Il metano possiede caratteristiche intrinseche che lo rendono adatto all'impiego motoristico, senza necessità aggiunta di additivi nocivi per la salute umana, ed un contenuto energetico maggiore rispetto a tutti gli altri tipi di carburanti (metano = 11.600 kcal/kg; benzina = 10.300 kcal/kg; gasolio =10.200 kcal/kg.

Un altro notevole vantaggio è quello che deriva dal trasporto del metano che rispetto agli altri combustibili presenta una praticità ed un'economicità immensa in quanto dopo la spesa iniziale dell'attuazione di reti di gasdotti, la distribuzione è a bassissimi costi.

A differenza degli altri carburanti, quindi, il metano non necessita del trasporto con autocisterne, che a loro volta hanno emissioni inquinanti, e non incrementa il traffico di superficie, contribuendo quindi a diminuire i rischi di incidenti stradali e il fenomeno dell'inquinamento indotto dal traffico pesante.

Occorre inoltre ricordare che l'intera rete di metanodotti è sotterranea, e lascia quindi inalterati i paesaggi delle località attraversate.

1. E’ vero che si risparmia anche fino al 50% con una vettura alimentata a GPL rispetto ad una alimentata a benzina?

Sì è vero. Esiste un notevole vantaggio di natura economica nel costo di esercizio di una vettura alimentata a GPL rispetto ad una a benzina.

 

2. E’ vero che si risparmia anche fino al 70% con una vettura alimentata a Gas Naturale rispetto ad una alimentata a benzina?

Sì è vero. Esiste un forte un vantaggio di natura economica nel costo di esercizio di una vettura alimentata a Gas Naturale rispetto ad una a benzina.

1. Quale è la differenza di prestazioni di una vettura alimentata a GPL rispetto al funzionamento a benzina?

Un'alimentazione a GPL comporta le seguenti variazioni:
Una perdita di potenza massima di circa il 2/3% che lascia pressoché invariate le prestazioni della vettura.

 

2. Quale è la differenza di prestazioni di una vettura alimentata a Gas Metano rispetto al funzionamento a benzina?

Un'alimentazione a Gas Naturale comporta le seguenti variazioni:
Una perdita di potenza massima di circa il 10% sulla coppia massima che si traduce in un calo di velocità massima di circa il 5-10%.

 

3. Le auto a gas richiedono una manutenzione particolare?

Come ogni componente meccanico soggetto ad usura, gli impianti a gas necessitano di una manutenzione programmata da eseguire circa ogni 20.000 Km (si può far eseguire tale controllo in concomitanza ai normali tagliandi dell’auto) durante la quale viene verificato il corretto funzionamento dei vari componenti.

Particolare attenzione va posta al filtro gas (da sostituire all’occorrenza) e all’impianto di accensione che deve sempre essere mantenuto in perfetta efficienza.

 

4. Quale è l'autonomia di una vettura alimentata a GPL?

Per calcolare l’autonomia di una vettura alimentata a GPL occorre fare le seguenti considerazioni.
Considerare l’80% della capacità totale del serbatoio (per ragioni di sicurezza il serbatoio è riempito all’80%)
Considerare poi che l’auto a gpl rende l’85% della performance km/l a benzina.

Per esempio, l’autonomia di un’auto dotata di serbatoio GPL da 48 l che percorre 10 km con 1 litro di benzina si calcola nel modo seguente:
Litri di GPL effettivi nel serbatoio: 48 * 0,80 = 38,4 l GPL
Performance km/l GPL: 10 * 0,85 = 8,5 km/l GPL
Autonomia a GPL: 38,4 * 8,5 = 326 km

Si tenga presente che l’autonomia del serbatoio a benzina resta invariata e quindi, di fatto, l’autonomia della vettura, con doppia alimentazione, aumenta in modo significativo.

 

5. Quale è l'autonomia di una vettura alimentata a Gas Naturale?

Per calcolare l’autonomia di una vettura alimentata a metano si consideri l’esempio seguente:
una vettura con una bombola da 100 litri, riempita con Gas Naturale a 220 bar, ha una autonomia in km uguale all’incirca alla percorrenza di 30 litri di benzina.

Si tenga presente che l’autonomia del serbatoio a benzina resta invariata e quindi, di fatto, l’autonomia della vettura, con doppia alimentazione, aumenta in modo significativo.

1. Quali auto possono essere trasformate a gas?

Tutte le auto alimentate a benzina, a carburatore, ad iniezione e ad iniezione con marmitta catalitica, possono essere convertite a gas (ad esclusione delle auto ad iniezione diretta).

 

2. Le auto a motore diesel possono essere trasformate a gas?

Sì è meccanicamente possibile. Occorre però installare un impianto di accensione apposito per il GPL / Gas Metano.
Inoltre si deve ridurre il rapporto di compressione del motore.
Questi due interventi, che sono molto costosi, comportano una radicale modifica della struttura del motore e rendono tali trasformazioni economicamente non convenienti. Leggi la sezione Diesel-Metano

 

3. È possibile e consigliabile trasformare un'auto di piccola cilindrata?

I moderni sistemi di alimentazione a gas non comportano una perdita di potenza significativa rispetto al funzionamento a benzina, quindi è possibile installare impianti gpl e metano su motori anche di piccola cilindrata.

 

4. È possibile trasferire un impianto su un'altra auto?

È tecnicamente possibile (se le caratteristiche del motore sono simili e lo permettono) ma non è economicamente conveniente in quanto, il risparmio economico derivante dal non-acquisto di nuovi componenti, viene annullato dal doppio costo della manodopera.

 

5. In quali condizioni deve essere un'auto per potere essere convertita a gas e funzionare in modo ottimale?

Un buon funzionamento della vettura a benzina ed una buona manutenzione sono presupposti necessari per un buon funzionamento della vettura a gas.

Per poter installare un sistema GPL o Gas Metano su una vettura, è necessario che questa sia in buone condizioni generali, in particolare, devono essere in ottime condizioni il sistema di accensione (bobine, cavi candele, candele) e il filtro aria, la sonda lambda, il catalizzatore e le valvole.

 

6. Quanto tempo occorre per effettuare l'installazione di un sistema a gas?

L'installazione di un sistema GPL o Metano è un'operazione che viene generalmente effettuata dalla nostra officina in 2/3 giorni.

 

7. È ancora possibile utilizzare l'auto a benzina, dopo l'installazione di un sistema a gas?

L'installazione di un impianto GPL o Metano non pregiudica il funzionamento a benzina della vettura.
L'utente può scegliere quale carburante utilizzare, con la semplice pressione del tasto di commutazione che viene collocato sul cruscotto della stessa.

La facilità di utilizzo di un sistema a gas è garantita anche dal fatto che, con i moderni sistemi, la vettura parte sempre a benzina e commuta automaticamente a gas, in un periodo di tempo che varia tra i 15 e i 60 secondi, quando sono raggiunti gli ottimali parametri di funzionamento.

Con l'installazione di un sistema a gas praticamente si raddoppia l'autonomia della vettura che può contare sulla doppia alimentazione.

 

8. In un'auto nuova è preferibile avere effettuato il rodaggio prima di convertirla a gas?

No. Non ci sono controindicazioni particolari. È invece opportuno fare eseguire un check al sistema a gas una volta completato il rodaggio.

 

9. Che tipo di serbatoio viene installato in un impianto a GPL?

In un impianto a GPL possono essere installati due tipi di serbatoio.
Il serbatoio di forma cilindrica oppure serbatoio di forma toroidale cosidettto “a ciambella”.

Di queste due tipologie esistono diverse varianti a seconda della capacità, del diametro, del peso, etc.
Nel caso di posizionamento del serbatoio di forma cilindrica nel vano bagagliaio si determina una riduzione della capacità di carico in funzione dell'ingombro dello stesso. Il serbatoio di forma toroidale alloggiato in sostituzione della ruota di scorta salvaguarda, invece, lo spazio disponibile.

 

10. Dove viene montato?

Il serbatoio di forma cilindrica è normalmente posizionato nel vano bagagliaio; quello di forma toroidale è, invece, alloggiato in sostituzione della ruota di scorta. Entrambi i tipi possono essere montati all'esterno del veicolo nel rispetto delle distanze di sicurezza.

 

11. Tale installazione comporta una riduzione degli spazi?

Nel caso di posizionamento del serbatoio di forma cilindrica nel vano bagagliaio si determina una riduzione della capacità di carico in funzione della capacità del serbatoio.

Il serbatoio di forma toroidale alloggiato in sostituzione della ruota di scorta salvaguarda, invece, lo spazio disponibile. La ruota di scorta può essere conservata all'interno di apposite sacche, oppure sostituita con kit riparagomme.

 

12. Tale installazione comporta la perdita di un posto passeggero?

Il peso dell'impianto a GPL viene conteggiato nella massa totale trasportabile della vettura (persone + bagaglio).
Pertanto il conducente deve tener conto del peso dell'impianto al fine di determinare il massimo carico trasportabile.

 

13. Il serbatoio per GPL deve essere revisionato periodicamente?

No, i serbatoi per il GPL non devono essere revisionati.
Hanno una durata di dieci anni dalla data di collaudo del serbatoio (stampata sullo stesso) e dopo tale periodo devono essere sostituiti.

1. Quanto costa convertire un'auto a GPL?

Il costo di un impianto a GPL varia in base al tipo di vettura sulla quale è destinato, a seconda che tale vettura sia a carburatore, ad iniezione o che sia ad iniezione con marmitta catalitica.

Varia inoltre in base al tipo di impianto utilizzato, che può essere con miscelatore, o di ultima generazione, a iniezione multipoint con elettroiniettori.

Lievi differenze di prezzo sono inoltre determinate in base al tipo di serbatoio che viene installato, un serbatoio di tipo cilindrico, ad esempio, costa meno rispetto ai serbatoi toroidali (a ciambella).

 

2. Quanto costa convertire un'auto a Gas Metano?

Il costo di un impianto a Gas Naturale varia in base al tipo di vettura sulla quale è destinato, a seconda che tale vettura sia a carburatore, ad iniezione o se sia ad iniezione con marmitta catalitica.

Varia inoltre in base al tipo di impianto utilizzato, che può essere con miscelatore, o di ultima generazione, a iniezione multipoint con elettroiniettori.

 

3. Perché costa di più convertire il sistema di alimentazione a Gas Metano rispetto al GPL?

I costi più elevati sono dovuti principalmente al costo del serbatoio del metano ad alta pressione.
Considerata la pressione del Gas Naturale decisamente più elevata rispetto alla pressione del GPL (200 bar contro 15 bar circa), gli standard di sicurezza da rispettare sono molto più elevati.

1. Gli impianti a gas sono sicuri?

Sì sono sicuri. I prodotti che vengono installati sulle vetture nelle officine specializzate sono omologati dal Ministero dei trasporti, sulla base di una normativa europea.

 

2. I serbatoi per GPL sono sicuri?

I serbatoi sono da sempre stati progettati e costruiti tenendo in considerazione le caratteristiche chimico-fisiche del GPL. I serbatoi GPL sono costruiti con una lamiera d'acciaio di 3.5mm trattato termicamente per evitare fessurazioni in caso di deformazioni (provocate per esempio da un incidente).

Le norme che regolamentano la costruzione dei diversi componenti sono rigidissime. I collaudi e le prove per serbatoi e tubazioni sono eseguite a pressione di 45 bar anche se normalmente la pressione di utilizzo sulle vetture non supera mai i 20 bar.

 

3. Quale è la normativa di riferimento dei serbatoi per GPL e quali i sistemi di sicurezza previsti?

I serbatoi GPL sono regolamentati dalla normativa vigente ECE/ONU 67/01 che prevede particolari dispositivi per garantire la massima sicurezza in ogni situazione (incendio, incidente, parcheggio in garage interrati, esposizione ad eccessivo calore per irraggiamento, …).

In particolare è prevista una speciale multivalvola che racchiude i seguenti sistemi di sicurezza:

1. L'elettrovalvola, del tipo "normalmente chiuso" (cioè chiusa se non alimentata), interrompe il flusso di gas in uscita dal serbatoio GPL quando la “chiave” del quadro è disinserita. Rappresenta anche un’importante dotazione di sicurezza, in quanto, in caso di incidente, si chiude appena il motore si spegne anche se il "quadro" rimane acceso.

2. Il dispositivo di limitazione di riempimento blocca l'erogazione di gpl, durante il rifornimento, quando il serbatoio ha raggiunto un riempimento dell'80% del suo volume. E’ un accorgimento obbligatorio per legge, che previene un aumento eccessivo della pressione interna, dovuto per esempio, ad un surriscaldamento (l'aumento di temperatura dilata i gas, e quando il gas è racchiuso in ambiente stagno come un serbatoio, questa dilatazione crea un aumento di pressione interna).

3. La valvola di sovrappressione ha la funzione di evitare qualsiasi eccesso di pressione interna nel serbatoio. garantendo, in caso di pressione superiore ai 27 bar, una fuoriuscita controllata di GPL verso l'esterno della vettura. Questo accorgimento permette di riportare alle normali condizioni di esercizio la pressione del gpl all'interno del serbatoio, eliminando ogni rischio di sovrapressione.

4. La valvola di sovratemperatura ha la funzione di garantire una fuoriuscita di gas controllata all’esterno dell’abitacolo in presenza di temperatura superiore ai 120°.

 

4. I serbatoi per Gas Metano sono sicuri?

I serbatoi per il Gas Metano sono in grado di fornire le più ampie garanzie di sicurezza, tutti sono infatti sottoposti a severi collaudi, sia in sede di omologazione sia nel corso della loro vita.

La particolare robustezza necessaria per sopportare pressioni di collaudo di 300 bar e pressioni di esercizio di 220 bar conferisce alle bombole una notevole resistenza agli urti.

L'impiego di componenti ampiamente collaudati ed affidabili, l'adozione in sede di installazione di tutti gli accorgimenti atti ad impedire fuoriuscite del gas anche in conseguenza di anomalie di funzionamento, le intrinseche caratteristiche del gas naturale (temperatura di accensione elevata, possibile accensione soltanto all'interno di un certo intervallo di miscelazione con l'aria) sono tutti fattori che giocano un ruolo importante a favore della sicurezza.

Il Gas Metano, essendo più leggero dell'aria, in caso di fuoriuscita non ristagna ma si disperde nell'atmosfera senza formare accumuli negli strati inferiori.


5. In caso di incidente che cosa succede in un sistema a GPL?

La fuoriuscita di gas da un impianto gpl è molto meno probabile di una fuoriuscita di benzina. Le prove del fuoco hanno inoltre dimostrato che in caso di incendio il volume di fiamma sarebbe molto più circoscritto di quello provocato da una fuoriuscita di benzina, che tende ad espandersi sul terreno circostante.

Decine di crash e fire-test sono stati effettuati, in collaborazione anche con i vigili del fuoco, per verificare con le più sofisticate attrezzature l'efficienza e il grado di sicurezza di valvole e serbatoi.

 

6. In caso di incidente che cosa succede in un sistema a Gas Metano?

Per testare la sicurezza dei sistemi metano, sono stati effettuati decine di crash e fire-test, in collaborazione anche con i vigili del fuoco, per verificare, con le più sofisticate attrezzature, l'efficienza e il grado di sicurezza di sistemi e serbatoi.

Il metano ha il più alto punto d’infiammabilità rispetto a tutti gli altri tipi di carburanti. La sua temperatura d’autoaccensione è, infatti, doppia (595°C) rispetto ai combustibili liquidi e la concentrazione di combustione (5%) e molto maggiore della benzina (1%) e del gasolio (0.5%) fattori che contribuiscono ad abbassare notevolmente il rischio d’incendio.

Il metano ha densità e peso specifico inferiore rispetto all’aria, quindi, in caso di perdite di qualsiasi natura, esso tende a volatilizzarsi, a salire verso l’alto disperdendosi in atmosfera, senza ristagnare a terra e senza cosi dare luogo a pericolose concentrazioni.

 

7. Come ci si accorge di una perdita di gas?

Sia il GPL che il Gas Metano sono odorizzati, quindi è possibile accorgersi di eventuali perdite.

1. È vero che inquina di meno una vettura alimentata a GPL rispetto ad una alimentata a benzina o diesel?

Sì è vero. Con l'alimentazione a GPL le emissioni di anidride carbonica(CO2) si riducono del 10% circa; diminuiscono in modo significativo anche le emissioni di monossido di carbonio (CO), di ossidi di azoto (NOx) e di idrocarburi incombusti (HC) – in funzione della tipologia del veicolo e del sistema di alimentazione installato. Le auto alimentate a GPL praticamente non producono PM 10, tra le principali cause dell'inquinamento atmosferico dei centri urbani.

Con l'alimentazione a GPL si riducono notevolmente i componenti dei gas di scarico per i quali la legge non impone ancora alcun limite, come ad esempio il biossido di zolfo (SO2), il benzene (C6H6), la formaldeide (HCHO) e gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH) , sostanze molto aggressive e cancerogene (inquinanti non “normati”). Utilizzando il GPL invece della benzina o del gasolio si riduce inoltre il potenziale di formazione del cosiddetto “smog estivo” (fotochimica) che causa la produzione di ozono (O3).

 

2. È vero che inquina di meno una vettura alimentata a Gas Metano rispetto ad una alimentata a benzina o diesel?

Sì è vero. Con l'alimentazione a gas naturale le emissioni di CO2 si riducono del 20% circa; diminuiscono in modo significativo anche le emissioni di monossido di carbonio (CO) e di ossidi di azoto (NOx). Le rimanenti emissioni di idrocarburi incombusti (HC), anch'esse ridotte, sono costituite per più del 95% da metano puro, che non è nocivo per la salute umana.

Le auto alimentate a Gas Naturale non producono PM 10, tra le principali cause dell'inquinamento atmosferico dei centri urbani.

Con l'alimentazione a Gas Naturale si riducono notevolmente i componenti dei gas di scarico per i quali la legge non impone ancora alcun limite, come ad esempio il biossido di zolfo (SO2), il benzene (C6H6), la formaldeide (HCHO) e gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH) , sostanze molto aggressive e cancerogene (inquinanti non “normati”).

Utilizzando il Gas Metano invece della benzina o del gasolio si riduce inoltre il potenziale di formazione del cosiddetto “smog estivo” (fotochimica) che causa la produzione di ozono (O3).

 

3. Quali sono i principali inquinanti nocivi per la salute emessi dai motori?

Gli inquinanti emessi dai motori sono di diversa natura, a seconda del tipo di motore e del carburante impiegato. I principali tra essi sono il monossido di carbonio (CO), gli ossidi di azoto (NOx), gli idrocarburi incombusti (HC), il particolato (PM10), l'anidride carbonica (CO2), il benzene (C6H6), gli aldeidi come la formaldeide (HCHO), gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH) e i composti dello Zolfo come il biossido di zolfo (SO2) e il triossido di zolfo (SO3).

 

4. Esiste una normativa specifica che regolamenta il livello di emissioni degli autoveicoli?

Sì, in Europa esiste una normativa specifica di riferimento che è la Direttiva 70/220/CEE (modificata e aggiornata da successive direttive, ultima delle quali la 2003/76/CE).

In base a questa direttiva soltanto alcune delle sostanze emesse allo scarico sono oggetto di limitazioni (livelli massimi di emissioni in grammi al km).

Gli inquinanti “normati” sono: monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), idrocarburi incombusti (HC) e particolato (PM).

L'anidride carbonica (CO2) è “vigilata” ma non “normata” (il livello di emissione deve essere misurato e riportato sulla carta di circolazione ma non è stabilito un limite).
- Vantaggi ambientali legati al GPL (3.04)
- Vantaggi ambientali legali al as Naturale (3.05)
- Auto a gas e blocchi del traffico.

1. Blocco del traffico e targhe alterne: è vero che in caso di blocco del traffico in centri urbani o di targhe alterne è possibile circolare con un'auto a gas?

Sì in generale è vero. In caso di blocchi del traffico o di targhe alterne, occorre, però, verificare il contenuto dell'ordinanza che dispone le limitazioni.

In quasi tutte le città nelle quali questi provvedimenti sono stati adottati, le vetture alimentate a GPL o Metano sono riconosciute come vetture ecologiche e beneficiano della possibilità di poter circolare liberamente.

 

2. Quale è la normativa che stabilisce i valori limite di qualità dell'aria ambiente in base alla quale vengono adottate misure restrittive sulla circolazione degli autoveicoli?

Il Decreto 2 aprile 2002 n° 60, che recepisce:
- la direttiva 1999/30/CE concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente (microgrammi per m3) per il biossido di zolfo (SO2), il biossido di azoto, gli ossidi di azoto (NOx), le particelle (PM) e il piombo (Pb)
- la direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene (C6H6) e il monossido di carbonio (CO).

Le misure restrittive relative alla circolazione degli autoveicoli sono provvedimenti adottati con discrezionalità dalle singole regioni e comuni.

 

3. La tassa di circolazione è più bassa per i veicoli con motore a gas, date le basse emissioni?

No, dal momento che i veicoli a gas possono essere alimentati anche a benzina, la tassa di circolazione è quella applicata ai veicoli a benzina.

1. È possibile parcheggiare nei garages le auto alimentate a gas?

Le auto alimentate a Gas Metano possono essere parcheggiate, senza limitazioni in tutti i garages, anche sotterranei.

Per quel che riguarda il parcheggio delle auto alimentate a GPL, le moderne vetture dotate di impianto installato dopo il gennaio 2001 e quindi in regola con la normativa R67/01, possono essere parcheggiate in tutti i garages, con il limite, per le rimesse sotterranee, di quelle al primo piano interrato.

Gli autoveicoli a GPL non in regola con il Regolamento ECE/ONU 67-01 devono continuare a fare riferimento al decreto 1° febbraio 1986, quindi possono parcheggiare solo nei piani fuori terra non comunicanti con piani interrati, a meno che i proprietari non decidano di adeguare il proprio impianto alla normativa europea, modifica che si può effettuare con un fermo macchina minimo e un costo contenuto.

 

2. È possibile imbarcare sulle navi le auto alimentate a gas?

Non esiste normativa in vigore; la regolamentazione è lasciata alla discrezionalità delle compagnie marittime.
Secondo la pratica consolidata è opportuno dichiarare l’eventuale alimentazione a gas sia al momento dell’acquisto del biglietto, sia al momento dell’imbarco.

E’ comunque sempre conveniente informarsi presso la specifica compagnia di navigazione.

 

3. È possibile transitare liberamente nei trafori e nelle gallerie con auto alimentate a gas?

Sì, non esistono limitazioni di nessun genere.

Per le auto a METANO con impianto realizzato secondo la normativa italiana la scadenza delle bombole è ogni 5 anni, mentre per quelle che sono dotate di bombole realizzate secondo la normativa europea ECE/R110 è obbligatoria la revisione delle stesse ogni 4 anni.

I serbatoi GPL hanno validità decennale e secondo quanto previsto dalla circolare n. B76/2000/MOT del 16/11/2000 il decimo anno di utilizzo deve intendersi decorrente:

- dalla data del collaudo dell'impianto GPL in caso di installazione dello stesso successivamente all'immatricolazione del veicolo;

- dalla data della prima immatricolazione del veicolo, se questo è allestito si dall'origine con impianto GPL.

No, è necessario che l'utente provveda a sostituire la bombola scaduta con un'altra regolare.

Se sulla Carta di Circolazione del veicolo compare il numero di matricola della bombola scaduta, è necessario sottoporre a visita e prova il veicolo per aggiornare la Carta di Circolazione.

Solo successivamente il Centro di Revisione potrà effettuare la revisione.

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